
Molte persone sono “timide”. La timidezza può essere considerata una forma lieve di fobia sociale e consiste essenzialmente nell’ essere troppo coscienti di sé stessi. Può essere presente in alcuni periodi dell’infanzia e d è comune nell’adolescenza, quando l’adolescente comincia a preoccuparsi di che cosa gli altri pensano di lui e di come lo giudicano. Nella maggioranza delle persone la timidezza diminuisce con il tempo, ma vi sono alcune situazioni sociali che continuano a causare un certo grado di ansia. esempi tipici sono il parlare in pubblico o l’andare da soli ad un incontro sociale dove non si conosce nessuno. Le persone che non soffrono si fobia sociale in genere, però, cominciano a preoccuparsi solo poco prima dell’inizio della situazione, di solito durante la situazione diventano meno timide e ansiose e le volte successive trovano più facile affrontarla. L’ansia non è opprimente, sparisce rapidamente durante o subito dopo la fine della situazione e non porta a evitarla. la persona, di solito, teme sempre meno di essere giudicata negativamente.
Le cose sono diverse per chi soffre di fobia sociale. chi soffre di fobia sociale:
– comincia a preoccuparsi molto tempo prima;
sta sempre peggio se rimane nella situazione;
-la volta successiva può essere anche più preoccupato.
Quali sono le cause della fobia sociale?
Tra le cause , sembra che il fattore più importante sia una tendenza genetica ad avere più facilmente reazioni ansiose, che sarebbe collegata ad una maggiore reattività e sensibilità del sistema nervoso. In effetti, la probabilità di sviluppare la fobia sociale è maggiore nei parenti stretti di chi ne soffre. Solo la fobia sociale circoscritta si manifesta qualche volta in conseguenza di eventi specifici.
Qual è il trattamento della fobia sociale?
Il trattamento più indicato per la fobia sociale, di efficacia ampiamente dimostrata, è la psicoterapia cognitivo-comportamentale, i cui fondatori sono stati Albert Ellis e Aaron Beck. Questa forma di psicoterapia si basa sul principio che le nostre reazioni ad una situazione sono dovute, non tanto alla situazione, ma a quello che pensiamo di essa, a quello che ci diciamo, al nostro dialogo interno.
Le componenti del trattamento cognitivo-comportamentale per la fobia sociale sono:
-Educazione sull’ansia e sulla fobia sociale
-Controllo dell’ansia e del panico
– Correzione dei modi disfunzionali di pensare
– Aumento delle interazioni sociali
Vi sono anche psicofarmaci efficaci, che però spesso non sono necessari. Il trattamento farmacologico dovrebbe comunque essere sempre accompagnato o seguito da quello psicoterapico, perché è questo che garantisce che i miglioramenti durino nel tempo.
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